Enel Green Power e i giovani: fianco a fianco per un futuro possibile

Se c’è ancora qualcuno che ritiene i giovani d’oggi passivi, svogliati e privi di ideali, dovrebbe leggere il Manifesto dei giovani per il clima (Youth4climate Manifesto): un documento che probabilmente passerà alla storia come testimonianza non solo dell’impegno attivo, ma anche del livello di consapevolezza scientifica e ambientale delle nuove generazioni, le più interessate per motivi anagrafici al futuro del nostro Pianeta. Il manifesto, che in occasione della COP26 di Glasgow è stato inviato ai governi e ai decisori politici di tutto il mondo, è stato stilato durante la Pre-COP, la serie di eventi preliminari tenutisi a Milano e orientati in particolare al coinvolgimento dei giovani nelle scelte ambientali. Durante il vertice giovanile “Youth4Climate: Driving Ambition” a cui ha partecipato anche Salvatore Bernabei, Ceo di Enel Green Power, circa 400 ragazzi e ragazze di tutto il mondo - fra i 18 e i 29 anni - hanno avuto la possibilità di confrontarsi con politici, intervistare amministratori delegati, fare domande e ricevere input utili confluiti poi nel Manifesto. L’energia dei giovani La Pre-COP è stata anche l’opportunità per Enel Green Power di sedersi al tavolo con i giovani in diverse occasioni, confermando così l’estrema attenzione che l’azienda dedica alle nuove generazioni per ascoltarle, sostenerle e guidarle in una corretta informazione, mettendo a loro disposizione tutti gli strumenti necessari e magari – perché no – anche provando a farle divertire. Sappiamo che quella attuale è numericamente la più grande generazione di giovani mai esistita sulla terra: nel 2030 più della metà della popolazione mondiale sarà sotto i 35 anni. A maggior ragione dunque riteniamo cruciale coinvolgere fin da subito quelli che saranno i protagonisti di domani: le nostre azioni di oggi decideranno i prossimi decenni. Insieme ai giovani vogliamo cambiare il mondo, e in particolare insieme a loro vogliamo lavorare per trasformare l’energia: la transizione energetica in corso ci farà approdare nel prossimo futuro a un nuovo modello più sostenibile di cui proprio i giovani saranno i principali beneficiari. “I giovani sono i protagonisti di domani e la chiave di volta per il cambiamento. Dobbiamo lavorare insieme e mobilitare le risorse necessarie per accelerare l’elettrificazione rendendo l’energia più pulita, sicura e giusta in tutto il mondo”, ha affermato Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Power, aggiungendo: “I giovani ci richiedono di intraprendere e di essere loro stessi parte attiva della transizione energetica, da intendersi come una grande opportunità in termini di posti di lavoro, benessere, salute e uguaglianza. È nostro dovere metterli in condizione di guidare il cambiamento, con iniziative dal basso e invitandoli al dialogo politico per renderli veramente padroni del proprio futuro”. Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Power In chiave artistica, ma sempre con lo sguardo alla sostenibilità, EGP sostiene il cantautore americano AY Young: una personalità di spicco nel mondo musicale di oggi, che alimenta i suoi concerti usando energie rinnovabili e sta lavorando a un album composto da 17 canzoni, una per ognuno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) dell’ONU. Per questi motivi è stato scelto dalle Nazioni Unite come uno dei 17 giovani testimonial per la lotta ai cambiamenti climatici. Proprio a Milano, AY Young ha partecipato a un grande concerto organizzato con la collaborazione di EGP. La sua canzone “We Can Change The World”, che suscita immancabilmente emozioni forti, è secondo molti l’inno delle nuove generazioni, l’inno alla sostenibilità. Un sostegno alla formazione Il nostro impegno per il mondo giovanile è di lunga data e si concretizza in una serie di progetti per la formazione, l’istruzione e la conoscenza delle energie rinnovabili. In particolare abbiamo lanciato un programma di volontariato aziendale, chiamato Connecting Energies, con il quale, per esempio, abbiamo offerto ai giovani di alcune città della Colombia un percorso di orientamento professionale indirizzato soprattutto alle professioni legate al mondo dell’energia. Analogamente a Ventanilla, in Perù, abbiamo organizzato corsi di elettricità industriale per gli alunni di un istituto tecnico, il 90% dei quali ha poi trovato lavoro in aziende che collaborano con il Gruppo Enel. In Italia e in Grecia invece abbiamo coinvolto studenti di età diverse in iniziative di sensibilizzazione sullo sviluppo sostenibile e sull’economia circolare, utilizzando strumenti di intrattenimento come giochi e video di animazione. Il progetto più originale è forse quello che abbiamo realizzato a Stipa Nayáa, in Messico: la navicella di una turbina eolica dismessa è stata trasformata in un centro di formazione sulla tecnologia eolica, destinato agli studenti orientati a diventare ingegneri specializzati in energie rinnovabili. In Africa, nell’ambito della Micro-Grid Academy della RES4Africa Foundation, è stato lanciato il Young Talent of The Year Award: un premio rivolto ai giovani talenti creativi nel campo della transizione energetica. I progetti vincitori di quest’anno sono tre sistemi alimentati da energia solare: una cella frigorifera per gli agricoltori, un triciclo elettrico e un carrello che fornisce sia il riscaldamento sia l’illuminazione ai venditori di street food. L’iniziativa più recente, avviata alla fine di settembre, ha luogo in Romania in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università Babeș-Bolyai, e prevede un laboratorio per la formazione avanzata sulle energie rinnovabili e in particolare sui sistemi fotovoltaici. Per aiutare i giovani a imparare divertendosi, abbiamo poi lanciato il gioco Energy Remix: una simulazione in cui, rispondendo alle domande sulle fonti rinnovabili, si ottengono crediti per costruire impianti di energia e illuminare le città nel modo più sostenibile possibile. Sono solo alcuni esempi dell’enorme potenziale che hanno le nuove generazioni, e di come sono interessate a valorizzarlo. Nel 2020 infatti abbiamo commissionato un sondaggio all’Istituto Piepoli, da cui è emerso che i giovani italiani sono più preoccupati degli adulti per i cambiamenti climatici ma allo stesso tempo sono più fiduciosi nel futuro e nella possibilità di modificarlo. Sono i giovani che cantano “We Can Change The World”.

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