Un’astronave in viaggio verso il futuro dell’energia. Nelle control room di Messico, Cile e Spagna

Ricorda un film di fantascienza, la nuova control room di Enel Green Power a Città del Messico. Una space opera che racconta i momenti epici dell’esplorazione umana della galassia, fatti di alta tecnologia e tenacia, di efficienza e coraggio. E in fondo, da questa sala interamente digitalizzata, piena di schermi su cui scorrono flussi colorati di numeri e si alternano curve e valori affiancati, si guida davvero un viaggio: quello verso il futuro dell’energia, fatto di idroelettrico, solare, eolico, geotermico e batterie. E poi, idrogeno verde ed energia mareomotrice. Dalla “stanza dei bottoni” di Città del Messico, inaugurata pochi giorni fa, si possono controllare e far funzionare al cento per cento tutti gli impianti di generazione del Paese. E lo stesso avviene più a Sud nello stesso continente, a Santiago del Cile, dove un’analoga control room opera già dal 2018, anche se nel giugno scorso è stata potenziata. Nel centro di controllo messicano ci sono sempre almeno due operatori al lavoro, oltre a squadre di backup 24 ore su 24 in caso di qualsiasi evenienza e un centro di backup nell'impianto solare Magdalena II, a Tlaxcala, che dista un centinaio di chilometri dalla Capitale. Dato che questo centro di controllo è l'unico nel suo genere in Messico, l’installazione e l’avviamento ha richiesto anche la formazione degli operatori per raggiungere il livello di specializzazione necessario, ed essere anche aggiornati sulle tendenze del mercato, sui tipi di turbine, di pannelli, ecc. “L'installazione e il funzionamento della Control Room ci permette di affrontare sfide sempre più grandi, favorendo la produzione di energia pulita in modo più efficiente e sostenibile. Con le informazioni che abbiamo ottenuto, il nostro team di ingegneri ha sviluppato un algoritmo che integra quanto fatto, con il quale vengono analizzate circa 800.000 variabili, consentendo di prevedere meglio e in meno tempo qualsiasi errore che potrebbe accadere Daniela Fuentes, responsabile della Control Room di Città del Messico Come un rompighiaccio “Quando mi chiedono come immagino la Control Room del futuro, visualizzo una nave rompighiaccio che apre la strada al resto dell’innovazione”, dice Carlos Saa, responsabile Maintenance & Technical Services Renewables per il Cile. Il 6 giugno scorso la nuova Next Gen Control Room, ha incorporato definitivamente le funzioni di telecontrollo della centrale geotermica di Cerro Pabellon. La parola d’ordine è flessibilità: dal centro si potrà dar vita a strategie ibride, per esempio, utilizzando insieme impianti eolici e solari, e batterie quando occorre. E in caso di qualche grave problema di sicurezza, c’è un pulsante di emergenza di tipo SIL3, uguale a quello presente oggi nelle centrali nucleari. “Vedo il futuro della Control Room sempre più legato agli strumenti digitali. La virtualizzazione degli elementi operativi attuali sarà fondamentale e inevitabile. L’utilizzo degli assistenti virtuali faciliterà il processamento di grandi volumi di dati, nonché i processi decisionali nei momenti di maggiore complessità”. Juan Ignacio Molina, responsabile della Control Room di Santiago del Cile L’integrazione di Cerro Pabellón e delle tre unità geotermiche cilene, che si trovano a un’altitudine superiore ai 4.800 metri, durante la pandemia ha comportato un enorme sforzo tecnico e umano da parte nostra e degli appaltatori. Ma garantire un servizio di controllo remoto di alta qualità e molto affidabile per le diverse tecnologie con cui operiamo, oltre che per quelle che verranno in futuro, come per esempio l’idrogeno verde o l’energia mareomotrice, è la sfida quotidiana che affrontiamo nelle nostre Control Room. Nonostante il vulcano In Spagna, lo scorso 6 giugno ha rappresentato una data da ricordare. È stato infatti il giorno in cui a Las Palmas de Gran Canaria sono stati inaugurati i nuovi Centri di controllo della rete di distribuzione e generazione di Endesa alle Isole Canarie. Si tratta di strutture dotate di tecnologie di ultima generazione che si occupano anche di controllare il funzionamento e l’operatività, al fine di mantenere l’equilibrio tra produzione e domanda di energia elettrica presso la centrale idro-eolica di Gorona del Viento (isola di El Hierro), le centrali termiche e altri impianti di energia rinnovabile. Inoltre, in caso di emergenza, un centro di controllo gemello, complementare al primo e dotato delle stesse identiche attrezzature, è pronto a entrare in funzione in qualsiasi momento. Grazie alla tecnologia e a un personale competente e appassionato, siamo preparati ad affrontare eventi inattesi, come l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, nell’isola di La Palma. Nonostante la portata della catastrofe, a La Palma non si sono verificate interruzioni di corrente. Sempre in territorio spagnolo, nel 2020 abbiamo dato inizio a un progetto per studiare la possibilità di integrare tutte le operazioni remote degli asset di generazione in attività del Gruppo Enel in Spagna: 7.779 MW termici e 8.508 MW rinnovabili (dati raccolti alla fine di giugno 2022 non comprensivi delle centrali a carbone). Grazie a questo progetto, nel luglio 2021 abbiamo creato l’unità di Operazione remota, con l’obiettivo di ottimizzare l’operatività di questi asset e di costituirsi come piattaforma per una transizione giusta tra asset di generazione termici e rinnovabili. Secondo il responsabile dell’unità, José Angel Fernández Arias, “questo progetto ci permette di installare sedi operative di rinnovabili nelle sale di controllo delle centrali termiche caratterizzate da uno scarso utilizzo, di pianificare la formazione tecnica degli operatori e di favorire così la transizione del personale verso le tecnologie rinnovabili, senza obbligare nessun lavoratore a trasferirsi dalla propria posizione originaria. A differenza di altri competitor che centralizzano le operazioni in una sala unica, noi sfruttiamo le infrastrutture di generazione termica esistenti e il personale legato a tali impianti per promuovere attivamente la crescita delle rinnovabili”. Un altro passo importante verso la digitalizzazione dell’energia, per trasformare le nostre centrali e i nostri servizi in luoghi sostenibili e resilienti.

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