Idrogeno verde e miniere: una combinazione promettente

Per il settore minerario è ormai consuetudine pianificare ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, ragion per cui questa industria sta guardando sempre più all’idrogeno verde come risorsa per proseguire verso la decarbonizzazione. Su questi temi, la società Energy & Mines organizza una serie di eventi per comprendere e valutare le soluzioni migliori per decarbonizzare il settore minerario, e lo scorso 8 e 9 settembre ha promosso un incontro virtuale per discutere del ruolo dell’idrogeno verde nel processo di decarbonizzazione. Per EGP, azienda leader a livello mondiale nel settore delle energie rinnovabili, è stata un’occasione perfetta per presentare la nostra visione per il futuro. Lorenzo Ducci, il nostro Hydrogen Senior Commercial Officer, è intervenuto a nome di EGP per sostenere che le miniere dovrebbero adottare una visione olistica per quanto riguarda la decarbonizzazione: ossia una visione che abbracci l’elettrificazione, l’efficienza energetica e l’uso di batterie e idrogeno verde, traendo il massimo vantaggio dalle sinergie che nascono dalla combinazione di tutti questi elementi. Sebbene l’elettrificazione sia naturalmente il metodo più conveniente e rapido per ottenere la decarbonizzazione di buona parte del consumo finale di energia, non tutti i processi possono essere decarbonizzati in questo modo: è per questi casi che Enel Green Power vede il potenziale dell’idrogeno verde. L’industria estrattiva potrebbe beneficiare delle potenzialità dell’idrogeno soprattutto utilizzandolo per il trattamento dei minerali, o come carburante per i grandi dumper da miniera. Inoltre, l’idrogeno può essere usato come materia prima per la produzione di minerali green come l’acciaio. Ducci è convinto che questo permetterebbe alle aziende che oggi si occupano solo di esportare i minerali di allargare il perimetro delle proprie attività. “L’idrogeno può essere utilizzato per le sue proprietà chimiche per produrre minerali green come l’acciaio. Questo permetterebbe alle società minerarie che oggi si limitano a esportare i minerali grezzi di aumentare la loro integrazione verticale e di espandere positivamente il loro modello di business”. Lorenzo Ducci, Hydrogen Senior Commercial Officer di EGP Il modello di business ideale Le soluzioni di idrogeno che Enel Green Power offre sono sostanzialmente due. La prima è un’opzione Behind the Meter fissa, in cui l’elettrolizzatore è installato nelle adiacenze di uno degli impianti rinnovabili di Enel, in maniera da creare un collegamento diretto tra i due sistemi ed evitare addebiti di rete. La seconda è una soluzione indipendente, in cui l’elettrolizzatore viene costruito presso una struttura di proprietà dell’acquirente collegata alla rete. In questo caso non si dovrà sostenere la spesa per il trasporto dell’idrogeno, ma potrebbero esserci costi elevati relativi alla rete elettrica. Secondo Ducci, “il compromesso è tra i costi di trasporto e gli addebiti di rete”. Per le miniere che invece dispongono di porzioni di terreno molto estese, l’azienda sta pensando a una soluzione ibrida: costruire sia l’impianto rinnovabile sia l’elettrolizzatore nel sito di proprietà dell’acquirente. Con questa configurazione l’elettrolizzatore non sarebbe collegato alla rete, bensì a un impianto rinnovabile off-grid. Inoltre, poiché entrambe le installazioni si troverebbero nella miniera, i costi di trasporto sarebbero estremamente ridotti. Economie di scala Gli elettrolizzatori entrano in gioco anche per quanto riguarda un altro aspetto cruciale legato all’idrogeno verde: il costo, ancora non competitivo. È infatti vero che il prezzo degli elettrolizzatori potrebbe rappresentare un grande punto di svolta in questo senso. Lo ha spiegato Ducci: “Si parla tanto di aggiungere gigawatt di capacità di idrogeno, ma attualmente la capacità degli elettrolizzatori in tutto il mondo non supera i 200 MW totali. Dobbiamo quindi lavorare con i produttori di elettrolizzatori per consentire loro di trarre vantaggio dalle economie di scala, e affinché questa tecnologia possa essere prodotta su grande scala c’è bisogno di iniziare a sviluppare progetti”. Il settore delle rinnovabili deve poi stringere collaborazioni con le società minerarie, facilitando così la creazione di un nuovo modello di business. Ha aggiunto Ducci: “Non vogliamo pensare alle compagnie minerarie come semplici acquirenti di idrogeno, perché devono anche iniziare a investire in questa tecnologia. Vogliamo collaborare per creare partnership, grazie alle quali costruire insieme soluzioni e sviluppare applicazioni pratiche”. Il consiglio alle società minerarie che stanno per intraprendere il percorso di decarbonizzazione è quello di trovare il partner giusto, analizzare la gamma di soluzioni disponibili e creare un progetto pilota con l’obiettivo di capire come si combinano i vari elementi, specialmente le rinnovabili, le batterie e l’idrogeno. “Bisogna pensare alla miniera come un ecosistema ed essere determinati a trasformarla in una miniera green”, ha concluso Ducci.

{{ currentMenugamenu.label }}

{{ currentSubMenugamenu.label }}

{{ card.title }}

{{ currentSubMenugamenu.numbers.title }}

Idrogeno verde e miniere: una combinazione promettente

Idrogeno verde e miniere: una combinazione promettente

Contenuti correlati

{{article.title}}

{{article.title}}

{{article.title}}