Rinnovabili e innovazione per rispondere alla grande sfida dell’energia: crescita della popolazione e sviluppo economico stanno generando un forte incremento nella domanda. Il successo del modello operativo che Res4Med ha ottenuto in ambito euro-mediterraneo viene esportato nel continente. Nairobi (Kenya) ospiterà il RES4Africa Day il 26 e 27 ottobre
L’esperienza di RES4MED per lo sviluppo dell’Africa. Esperti internazionali in materia di energia rinnovabile e rappresentanti istituzionali di vari Paesi si sono riuniti il 19 maggio a Roma presso l’Auditorium Enel, in occasione dellaConferenza Annuale di RES4MED dedicata al tema“Enhancing Investments for Clean Tech Solutions, Beyond MENA Towards Africa: Challenges and Opportunities”.
L’evento, realizzato con il patrocinio del ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stato un’occasione per confrontarsi su opportunità e sfide legate agli investimenti energetici nei Paesi dell’Africa sub-sahariana a partire dall’esperienza nell’area mediterranea.
Nel corso della conferenza Francesco Venturini, CEO di Enel Green Power, in veste di Presidente di Res4Med, ha lanciato “Res4Africa”, il nuovo progetto strategico che amplia lo scope geografico dell’Associazione cogliendo la sfida che offre il continente africano in relazione alle sue potenzialità e opportunità di crescita nel settore delle energie rinnovabili.
Il successo del modello operativo che Res4Med ha ottenuto in ambito euro-mediterraneo viene così esportato nel continente africano in un momento decisivo per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Africa.
Il Presidente Venturini ha infatti annunciato il RES4Africa Day che si svolgerà a Nairobi, in Kenya, il prossimo 26 e 27 ottobre, in collaborazione con l’African EU-Energy Partnership (AEEP).
Allo stato attuale il continente africano si trova a dover fronteggiare la grande sfida dell’energia: la crescita della popolazione e il progresso in campo economico generano un forte incremento nella domanda di energia.
Il continente africano è ricco di risorse ma con limitato accesso all’energia per le popolazioni. Dall’anno 2000 la domanda energetica nelle regioni dell’Africa sub-Sahariana ha registrato un incremento del 45%. Un numero impressionante, soprattutto se letto in relazione alla sua rilevanza a livello mondiale (4% sul totale mondo) e alla percentuale di popolazione (13% sul totale mondo). Escludendo il Sud Africa, la media dei consumi si attesta infatti intorno ai 162 kWh procapite per anno a fronte di una media globale di 7000 kWh. Come metro di paragone si pensi che un abitante della Tanzania impiega circa otto anni a consumare la quantità di elettricità che un americano utilizza in un mese (fonte: ultimo rapporto di Africa Progress Panel).
L’IEA stima che gli investimenti nella fornitura di energia nei prossimi anni si attesteranno a circa 110 miliardi di dollari all’anno fino a raggiungere un totale di 3 mila miliardi di dollari al 2040. Anche grazie agli impegni presi durante la COP21 di Parigi, la Word Bank Africa stima un afflusso di capitali nelle regioni africane per un totale di 16,1 miliardi di dollari già al 2020.
Il ruolo del settore privato e degli investitori internazionali è senza dubbio cruciale per traguardare gli obiettivi nazionali di sviluppo delle rinnovabili, per aumentare la competitività del sistema e per sostenere l’innovazione delle infrastrutture energetiche.
Ad oggi 600 milioni di persone in Africa sub-sahariana vive senza accesso all’elettricità su un totale mondo di1,2 miliardi. Incrementare l’accesso all’energia nelle aree rurali è la questione più importante da risolvere: per molte aree remote africane l’opzione di costo più efficace riguarderà l’elettrificazione off-grid. Le tecnologie rinnovabili rappresentano già adesso le soluzioni più competitive per l’elettrificazione dell’Africa, attraverso sistemi centralizzati e decentralizzati.