Parco eolico di Stipa Nayaá, Messico

Sin dalla costruzione e dall’entrata in esercizio, il parco di Stipa Nayaá ha contribuito a preservare l’equilibrio ecologico della zona, consentendo ai pastori locali di usare il terreno per il pascolo degli ovini e per altre attività. Abbiamo inoltre donato materiali per migliorare le infrastrutture per le attività agricole della comunità e abbiamo realizzato un progetto per la cementificazione dei canali di irrigazione, finalizzato a evitare le perdite idriche.

Abbiamo effettuato campionamenti del suolo e studi di laboratorio, prima di procedere all’analisi e all’interpretazione dei risultati, e abbiamo destinato in via dimostrativa due appezzamenti per la coltivazione di diverse specie di leguminose e graminacee e come prati per il pascolo, per valutare i comportamenti nelle diverse situazioni.

Abbiamo inoltre organizzato corsi di formazione online per i proprietari terrieri sull’insilato di mais.

Al fine di migliorare la produzione delle coltivazioni abbiamo realizzato quattro attività principali:

1. Approntamento del terreno per le attività agricole. 
   Preparazione del terreno per la coltivazione di pascoli, mais o sorgo da foraggio.
2. Abilitazione e miglioramento delle infrastrutture agricole. 
   Dotazione di strumenti e materiali per la costruzione e/o l’abilitazione degli spazi di lavoro, migliorando così le installazioni agricole dei terreni che rientrano nel perimetro del parco.
3. Programma di tecnificazione e modernizzazione delle attività agricole. 
   Consegna di attrezzature, strumenti e macchinari agricoli ai produttori locali.
4. Stabilimento di pascoli estensivi.
   Una volta individuate le specie più adatte per il tipo di terreno della regione, sono state stabilite le coltivazioni più estese, per avviare una fase di produzione commerciale a vantaggio dei produttori locali.

Grazie al nostro parco, sono stati anche creati posti di lavoro in maniera diretta o indiretta a beneficio della popolazione. Ciò ha contribuito allo sviluppo economico della zona e al miglioramento della qualità della vita, in una regione in cui si registrano tassi di disoccupazione molto elevati.

Abbiamo poi trasformato una navicella in disuso di una turbina eolica in una Navicella Didattica, ossia un centro di formazione sulla tecnologia eolica che ha come obiettivo la creazione di opportunità di lavoro per i giovani interessati a questo tipo di energia rinnovabile. Abbiamo realizzato questo progetto seguendo i principi dell’economia circolare, con il fine di riutilizzare i materiali e non creare rifiuti: per donarle una nuova vita, la navicella è stata infatti recuperata, pulita e riverniciata. Attualmente si trova nel parco eolico di Sureste.

Infine, abbiamo deciso di monitorare regolarmente gli uccelli migratori, utilizzando un radar capace di prevedere il loro arrivo e di arrestare il movimento delle turbine per evitare incidenti. Un’altra misura adottata consiste nel dipingere di nero o viola una pala degli aerogeneratori, facilitando il loro riconoscimento tempestivo da parte degli uccelli, che potranno così evitarli.