Acqua, energia e cibo sono elementi essenziali per il benessere umano, per la riduzione della povertà e per lo sviluppo sostenibile. Tra loro corre uno stretto legame, un Nexus, che Enel Green Power ha scelto di esplorare a fondo e di utilizzare come approccio peculiare per le future strategie di business nel continente africano. Proiezioni su scala globale indicano come la richiesta di acqua dolce, energia e cibo crescerà significativamente nei prossimi decenni. Non solo per via dell’aumento della popolazione, ma anche per il conseguente sviluppo economico e urbano, la crescente richiesta di cibi e piani alimentari diversificati, i cambiamenti climatici, il degrado e la scarsità delle risorse. A “bere” il 70% totale delle acque prelevate da fonti acquifere o di superficie, è l’agricoltura. Allo stesso tempo, la produzione di cibo e la catena di distribuzione impattano per almeno il 30% nella quantità di energia globalmente consumata. Partendo da questi dati, EGP non poteva non prestare attenzione al nexus Water, Energy, Food (WEF), la cui strettissima correlazione è resa al meglio in questa infografica. L’acqua è al centro di tutto. Ma il legame con energia e cibo è inscindibile: un’acqua di qualità ha bisogno dell’energia per essere trattata, drenata, desalinizzata e distribuita. E la produzione di energia richiede acqua per la generazione della stessa, ma anche più banalmente per le procedure di raffreddamento, estrazione e trasporto. La produzione di cibo, dal suo canto, ha bisogno del potere salvifico dell’acqua per le procedure di irrigazione. E di riflesso necessita di energia per irrigare, fertilizzare, raccogliere e conservare le materie prime o lavorate. Tutte le tipologie di materie vegetali, anche grasse e altre scorie di origine animale, materiali organici contenuti nelle acque reflue e tutti i residui di origine squisitamente biologica, possono invece concorrere alla produzione di bioenergia. Difficile meglio di così l’idea di nexus. Conoscere il nesso per esplorarlo Se dividere il legame tra acqua, cibo ed energia è quindi impossibile, coniugarli per lo sviluppo sostenibile è una sfida ancora più complessa. I settori agroalimentari e dell’acqua, soprattutto nel continente africano, non hanno ancora riconosciuto le energie rinnovabili come un pilastro della propria strategia di sviluppo. Partendo dal Sustainable Development Goal numero 7 (Energia Pulita e Accessibile) EGP ha scelto di esplorare i confini del nexus anche con l’aiuto di RES4MED&Africa. Un cambiamento di paradigma complesso, ma che è possibile innescare attraverso studi e progetti con istituzioni internazionali di sviluppo, attive nei settori dell’acqua e del cibo. L’intenzione è dimostrare dati alla mano che il nexus può dare nuova linfa ed accesso a nuove risorse finanziarie agli attori in campo nel business delle energie rinnovabili. E giocare il ruolo di fattore abilitante per un futuro del continente africano all’insegna dello sviluppo sostenibile. “Al giorno d’oggi le rinnovabili sono la soluzione energetica sostenibile più veloce ed economica per assicurare l’accesso all’elettricità in Africa; ma esistono tuttora molte ostacoli politici, finanziari e legislativi da superare per favorire l’erogazione di investimenti adeguati.” - Lamberto Dai Pra’, Head of EGP Africa Sub-Saharaniana, Asia and Australia Il Nexus è stato al centro del convegno The Role of Renewable Energy: Business Empowering che si è svolto il 16 maggio presso la Fiera di Roma. Una mattinata per provare a seguire la strada tracciata da un approccio innovativo, sia nel raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, sia nella proposta di nuovi strumenti finanziari, da applicare nei quadri normativi locali a supporto degli investimenti nel campo delle rinnovabili in Africa.